10 aprile 2008
Il Sunia ha perso le prime battaglie ma e’ deciso a continuare la guerra contro quella che ritiene una ‘‘delibera razzista’’ del Comune di Vicenza, il quale, nell’assegnazione delle case pubbliche in affitto, favorisce i cittadini residenti da almeno un quarto di secolo nel territorio della provincia.
‘‘E’ un criterio che discrimina in primo luogo gli immigrati, ma anche i giovani vicentini con meno di 25 anni e i lavoratori italiani, per lo piu’ meridionali, che abitano fuori provincia magari solo per una manciata di chilometri’’, denuncia il segretario del Sunia di Vicenza Fulvio Rebesani, che ha tenuto una conferenza stampa. Il Sunia non demorde neppure dopo la sentenza del Tar del Veneto che ha respinto il ricorso contro la delibera che assegna piu’ punti in graduatoria ai residenti da almeno 25 anni. Anzi, insieme a un gruppetto di ‘esclusi’ di fatto dalla possibilita’ di avere un alloggio pubblico in affitto che hanno firmato il ricorso, e’ deciso a proseguire il ‘braccio di ferro’ contro l’assessore alla Casa della Lega e la maggioranza di centrodestra che governa il Comune, ricorrendo eventualmente al Consiglio di Stato.
‘‘La sentenza del Tar, a pochi giorni dalle elezioni, ha tutto il sapore della sentenza politica – afferma Rebesani – I giudici del Tar hanno bocciato il ricorso perche’ mancano i documenti che dimostrano l’effettiva attribuzione dei punti in piu’ per la residenzialita’ previsti dalla delibera, cioe’ una cosa ovvia e ‘automatica’. Dato che quei documenti il Comune ce li ha negati, significa che il Comune si e’ fatto la sentenza da solo’’. La vicenda si trascina da tempo (‘‘il Tar aveva accolto il primo ricorso del Sunia, respinto poi dal Consiglio di Stato, secondo il quale il sindacato inquilini non era legittimato a presentarlo’’, spiega Rebesani) non solo a Vicenza, ma anche a Bassano del Grappa, dove una delibera ‘gemella’ e’ in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato: ‘‘Ma l’assessore di Bassano non e’ un ‘crociato’ della Lega come l’assessore Barbieri – sottolinea il segretario del Sunia – e in attesa della decisione ha sospeso il criterio della residenzialita’’.