Lonigo, famiglia straniera sfrattata vive in auto. Rebesani (Sunia): “Il Comune intervenga”. Appello anche ai cittadini

Lonigo, famiglia straniera sfrattata vive in auto. Rebesani (Sunia): “Il Comune intervenga”. Appello anche ai cittadini

26 giugno 2013

“Il sindaco di Lonigo deve provvedere a trovare un alloggio alla famiglia straniera sfrattata che da due settimane vive in auto”. È perentorio Fulvio Rebesani, segretario generale provinciale del SUNIA (Sindacato unitario inquilini e assegnatari e proprietari di prima casa), che questa mattina ha fatto conoscere alla stampa la drammatica situazione in cui versa la famiglia di Masud Mohamed. L’uomo, 34 anni, originario del Bangladesh e regolare in Italia, dal giorno dello sfratto, avvenuto il 13 giugno scorso, vive con la moglie, una connazionale di 31 anni, e i tre figli di 6 anni, 22 e 7 mesi in un’utilitaria parcheggiata in via Macello. Un cittadino bulgaro, che abita nella stessa strada, si è offerto di ospitarli, ma solo fino a venerdì. Dopodiché torneranno nella loro auto dove, come se già non bastasse, dovranno sopportare anche la calura delle giornate estive. La figlia, inoltre, non sta bene. Negli ultimi tempi, i genitori sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale più volte.
Attualmente, ad aiutare la famiglia di Masud Mohamed, che tre anni fa è stato licenziato da un’azienda metalmeccanica e non può più godere di sussidi, è il padre che vive in Bangladesh e che di tanto in tanto invia del denaro.
“Abbiamo incontrato il sindaco un paio di volte in questi ultimi giorni – spiega Fulvio Rebesani -, ma non abbiamo ricevuto risposte positive. Il Comune dice che non ci sono alloggi a disposizione per l’emergenza abitativa e propone alla famiglia un contributo economico per rientrare nel proprio Paese d’origine, oppure di trasferirsi temporaneamente in albergo. Noi riteniamo che Lonigo non sia un comune ‘sovrastato’ dagli sfratti. Nel 2011 sono stati 16 e l’anno scorso può esserci stato un aumento del 10 per cento circa. Non di più”.
Di qui il doppio appello del segretario: “Ciò che chiediamo al sindaco, dunque, è di destinare 6mila euro annui al pagamento del canone d’affitto di un alloggio a favore di questa famiglia, come soluzione transitoria. Ci appelliamo, inoltre, alla sensibilità dei leoniceni, che so essere generosi, affinché concedano uno spazio a queste persone. Masud Mohamed è disponibile ad effettuare dei lavori di manutenzione se necessario”.