Palazzina “verde” dell’ATER a Schio – Rebesani (SUNIA): bene per la qualità, ma i comuni devono facilitare l’Ater e mettere a disposizione i terreni per l’ERP diffuso – Al Governo Monti: esentare le ATER dal pagamento dell’IMU, già erano esenti dall’ICI!

Palazzina “verde” dell’ATER a Schio – Rebesani (SUNIA): bene per la qualità, ma i comuni devono facilitare l’Ater e mettere a disposizione i terreni per l’ERP diffuso – Al Governo Monti: esentare le ATER dal pagamento dell’IMU, già erano esenti dall’ICI!

3 gennaio 2012

“SI PUO’ ” cantava in una sua celebre canzone Giorgio Gaber. La palazzina di edilizia residenziale pubblica in via di completamento a Schio indica che il pubblico, se vuole, com’è per l’ATER, può costruire puntando sul risparmio energetico e sull’uso di energia solare. Bene.

Però restano aperti i problemi di sempre con migliaia di famiglie in  graduatoria che attendono abitazioni che mai arriveranno. Se l’ATER deve operare con i soldi che riceve dalla Regione e se le risorse sono ampiamente insufficienti la gente deve sapere che Zaia & C.  potrebbero raddoppiare le destinazioni ad ERP sia rivedendo i finanziamenti ad altri tipi di edilizia solamente privatistica sia destinando a questo settore quattrini che invece incanala in altra direzione. Se molti comuni ottengono finanziamenti UE direttamente, che senso ha mantenere una rappresentanza della Regione Veneto a Bruxelles in una sontuosa residenza, con direttore ed impiegati con relative spese? Quante abitazioni popolari potrebbero essere costruite con i milioni spesi in questo modo? Già esiste a Venezia un ufficio regionale per i rapporti con la Unione Europea. Nei momenti giusti un  dirigente, senza segretaria, prende l’aereo ed esplica a Bruxelles le pratiche necessarie ad ottenere risorse europee.

Eppoi ci sono i comuni che non sempre mettono a disposizione dell’ATER, gratuitamente, le aree necessarie, urbanizzate. Se il costo edilizio è per il 40-50% dovuto al terreno, con queste scelte i comuni, senza scucire moneta, favorirebbero  un rilevante incremento di edilizia pubblica a parità di finanziamenti regionali.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DEL SUNIA DI VICENZA E PROVINCIA, FULVIO REBESANI:

Il comune di Vicenza –ad esempio- è proprietario di ampie superfici edificabili (fra le molte le aree in via Cattaneo, in via Cairoli, in via dei Cappuccini- via M.te Ortigara, in c.trà Pedemuro S. Biagio,ecc.). Perchè non ne cede una parte gratuitamente all’ATER per la realizzazione di un centinaio di abitazioni ERP? Forse gli attuali amministratori pensano che si tratta di aree di pregio nelle quali non si possono collocare famiglie povere ed impoverite: almeno quelli di destra, che pensavano così, almeno, lo dicevano. Per non parlare dei fuochi di paglia: dove sono finite le 470 abitazione ERP previste nel PAT berico? Forse si é persa questa pagine del testo?

Infine sbaglia il capo del governo Monti a istituire la nuova imposta comunale (IMU) senza esentare le ATER che prima, con non poca fatica ed impegno anche del Sunia, era stata sollevata dal pagamento dell’ICI. Il governo Monti in questo modo mette in luce quella che possiamo definire la capacità tecnica di peggiorare le condizione di vita della povera gente: nessun provvedimento per gli sfratti esecutivi per morosità, sottrazione alle ATER di  notevoli risorse invece di destinarle a case pubbliche. Però un piccolo spazio c’é: i comuni, invece di 0,76% dovrebbero limitarsi almeno allo  0,4%  ma noi chiediamo –per ora-  la  riduzione del contributo fiscale dell’ATER allo 0,2%, il minimo, salvo valutare se non sia possibile l’esenzione totale dall’IMU”.