Presto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale : il comune non utilizza le case che ha e paga alberghi agli sfrattati

Presto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale : il comune non utilizza le case che ha e paga alberghi agli sfrattati

28 settembre 2011

“Il Comune di Vicenza da aprile ad oggi ha buttato dalla finestra quasi 50mila euro per ospitare in albergo alcune famiglie sfrattate, quando poteva benissimo chiedere una quota di alloggi ad Amcps e Ater per assegnazione provvisoria”. Lo afferma Fulvio Rebesani, segretario del Sindacato unitario inquilini e assegnatari e proprietari di prima casa di Vicenza e provincia, che rilancia: “stiamo valutando di presentare un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale contro l’ente locale!”

A causa della crisi economica (molte aziende lasciano a casa i loro dipendenti) aumenta la disoccupazione e quindi anche gli sfratti per morosità. Secondo i dati del tribunale di Vicenza nel 2008 sono stati circa 175 e nel 2009 oltre i 270. Per il 2010 non si hanno ancora dati ufficiali ma il trend è quello, confermato achee per l’anno in corso.

Il vicesegretario del Sunia berico Stefano Priante ricorda che per legge (legge dello Stato 24/12/1993 n. 560, art. 11 “riserva di alloggi per situazioni di emergenza abitativa”) nei comuni ad alta densità abitativa, e Vicenza rientra pienamente come i maggiori centri della provincia, i comuni possono chiedere il 15% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti dall’Ater e dall’ex Amcps (ora Valore Città Aim-Amcps) ed assegnarli in via provvisoria per un periodo al massimo di due anni ad una famiglia sfrattata. Ma il Comune di Vicenza, assessorato ai servizi sociali e alla casa non lo ha fatto e pare non abbia intenzione di farlo. “Abbiamo invitato i dirigenti dell’assessorato ad attivare la norma con almeno tre documenti inviati in contrà San Rocco – prosegue Priante – ma ad oggi ci rispondono che non era possibile farlo”. Ma la legge c’è!

“Non solo, di recente – continua il vicesegretario – il comune ha ricevuto l’avviso da parte dell’ater che stava per alienare tre appartamenti, ha dato il suo benestare per la vendita, senza riservarli per l’assegnazione provvisoria per situazioni di emergenza abitativa come previsto dalla legge 560 del 1993. E questo nonostante avesse persone e famiglie in albergo a spese dei cittadini!”

Al Sunia fanno un paio di conti in tasca al Comune e trovano che a maggio 2011 l’amministrazione di corso Palladio aveva a disposizione ben 131 alloggi sfitti: “e fino ad ora a noi non risultano assegnati”. Di questi 25 erano utilizzabili subito, altri 19 entro qualche mese e altri 25 alla fine dell’estate: per cui ad oggi dovrebbero essere stati sistemati 61 alloggi pronti per essere assegnati.

“Chiediamo all’assessore alla casa e al sociale di assegnare quanto prima i 61 alloggi pronti – afferma il segretario Rebesani – e al dirigente di organizzare meglio l’assessorato perché è probabile che le assistenti sociali non sappiano dell’esistenza di questi beni disponibili!” E’ assurdo dicono al Sunia che un assessorato al sociale smembri famiglie sfrattate mandando le madri e i figli minori dalle suore, o peggio in albergo con spese ingenti (si parla di 2450 euro al mese per una madre e tre figli pagati dal comune) e mandi poi i padri e i figli maggiori all’albergo cittadino, questo gestito dall’ente. Tra le famiglie che si sono rivolte al Sunia vi sono sia stranieri sia italiani.

“In quell’assessorato sembra che non si dia priorità ai bisogni – denunciano al Sunia – e che si prendano decisioni secondo esigenze di carattere burocratico sulla pelle della povera gente! Chiediamo – continuano – che si cambi rotta quanto prima”.

“Che l’assessore prenda decisioni politiche, ovvero attuare le assegnazioni provvisorie degli alloggi alle famiglie sfrattate e che il dirigente esegua l’indirizzo politico secondo le leggi, che ci sono”.

“E tutto questo – concludono Rebesani e Priante – per il bene delle famiglie coinvolte e dei cittadini di Vicenza!”

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